Muoversi in bicicletta è un modo affascinante per scoprire gli scorci più nascosti di una città. Il percorso pianeggiante e la vista di prestigio fanno di Acitrezza un luogo da non sottovalutare. Soprattutto se ci si trova già nel borgo caro ai Malavoglia di Giovanni Verga. I viaggiatori non devono necessariamente portare la loro bicicletta perché nella zona sono presenti diverse attività che permettono di noleggiarne una. Gli ospiti del B&B La Scivola Rooms, inoltre, potranno di prenderne in prestito una o più gratuitamente dal cortile della struttura, dopo averne fatta richiesta allo staff.
Potevano domandarlo un’altra volta alla Zuppidda, e a comare Venera, e a centomila testimoni, che don Michele se la intendeva con la Lia, la sorella di ‘Ntoni Malavoglia. E ronzava là da quelle parti della strada del Nero tutte le sere per la ragazza. L’avevano visto anche quella notte della coltellata!
Informazioni preliminari
A chi vuole esplorare il borgo in bici sono necessarie alcune informazioni. In città non ci sono ancora aree prettamente pedonali e piste ciclabili per cui, una volta saliti in bici, è bene fare attenzione al traffico e alla segnaletica stradale. Ciononostante è possibile, seguendo alcune indicazioni che vi verranno fornite a breve, seguire un percorso che vi permetterà di tuffarvi in uno scenario incantevole. Costeggiando da una parte il Lungomare dei Ciclopi e addentrandosi, dall’altra, nella parte più antica della cittadina. Un tour di difficoltà non elevata e di lunghezza contenuta, adatto ad appassionati di tutte le età.
Il percorso
Il giro consigliato si snoda lungo due delle direttrici principali di Acitrezza, via Dietro Chiesa e Lungomare dei Ciclopi, partendo da quest’ultimo. Il percorso consente una leggera passeggiata – meglio se al calar del sole, soprattutto nel periodo estivo – con vista privilegiata sulle principali attrazioni trezzote. Muovendovi sul Lungomare potrete godervi, verso Aci Castello, il castello normanno a strapiombo sul mare mentre. Verso Acitrezza, la spettacolo offerto dai Faraglioni e dall’Isola Lachea (1). Procedendo verso il Porto, il panorama si condisce degli antichi basati colonnari (2), delle file di barche in legno a riposo sul pelo dell’acqua e del cantiere navale Rodolico (3).
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Superato il cantiere Rodolico e le due grandi navi in legno abbandonate e ricche di graffiti, sulla vostra sinistra noterete un piccolo chiosco, di fronte al porticciolo. Si tratta del chiosco dei Marinai (4) dove Maruzza La Longa, nel romanzo di Verga, andava a prendere il seltz limone e sale per toglierle l’amaro dalla bocca nel vedere il figlio ‘Ntoni partire militare. Il giro prevede che vi possiate prendere del tempo per scendere dalla bicicletta, prendere un seltz dal sapore siciliano e letterario, e scattare qualche foto. Soprattutto quando il calar del sole disegna nel cielo incantevoli scie rosate. Che si nascondono dietro i Faraglioni e alle spalle di gozzi in legno e pescatori di rientro.
Dai Faraglioni in poi…
Una volta oltrepassato il molo immettetevi in via Marina e superate il mercato ittico (5) fino a quando una curva non vi permetterà di svoltare in via Provinciale, strada interna del borgo che percorrerete fino a via Ferretti. Entrando in questa piccola traversa in leggera salita, sulla destra, farete un po’ di fatica, soprattutto perché (di nuovo) a sinistra vi attende una breve rampicata in via Muscara, seguita da una ripida discesa in via Leopolda. Lì vi consigliamo di avere a portata di mano i freni perché, qualche secondo dopo, il vostro tour prevede di svoltare a destra in via Dietro Chiesa (6).
Da via Dietro Chiesa in poi…
Quest’ultima arteria si trova alle spalle della Chiesa di San Giovanni Battista (7), che insiste sulla piazza principale del borgo, intitolata a Giovanni Verga. Via Dietro Chiesa è una strada molto caratteristica, priva di marciapiedi e perlopiù costituita da basole in pietra. Lì sorgono le storiche abitazioni della cittadina e il museo Casa del Nespolo (8). Secondo alcuni critici letterari, via Dietro Chiesa sarebbe la Strada Del Nero richiamata più volte da Verga ne I Malavoglia.
Fine del tour
Percorrendo questa strada fate una sosta in via Bastione presso il Bastioncello (9), sopravvissuto di un antico sistema di fortificazioni voluto dal principe Stefano Riggio di Campofiorito, ritenuto il fondatore di Acitrezza. Sorge su un antico sepolcro bizantino, inglobato nella torre. Una volta risaliti in bici, e seguita via Dietro Chiesa fino alla fine, una discesa vi riporterà in via Provinciale, dove termina il tour.
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