Day trip: dieci cartoline da Catania

Una colazione ciclopica nello stomaco, le sneakers ai piedi e la macchina fotografica nella borsa, pronta per Catania. È questa la condicio sine qua non – sì, PoliRecords adora il latino! – per trascorrere una giornata a Catania, Kkhatania in lingua originale. A seconda del periodo che scegliate potrete avere bisogno di una giacca a vento (autunno), di un giubbotto (inverno) o di un florilegio di canottiere e T-shirt (primavera – che dura pochi giorni – ed estate). Qualunque sia la stagione, dovrete comunque fare vostre alcune leggi non scritte. Si tratta di poche norme utili a rendere la vostra gita piacevole e a farvi accettare come uno di casa da chi abita il capoluogo etneo.

Quali sono? Presto detto!

  • I sandali si portano senza i calzini, soprattutto se questi sono bianchi e se voi non siete degli hipster under 30 con almeno un album indie-rock alle spalle;
  • l’arancino è masculu, non l’avete mai mangiato così buono nemmeno a Palermo o sul traghetto Reggio Calabria-Villa San Giovanni e diffonderete il Verbo dalle Alpi alle Ande;
  • la granita cos’è? «Un apostrofo rosa tra le parole Ti amo» è la risposta che vi aprirà le porte del Paradiso ma si accettano variazioni sul tema;
  • il Catania calcio è da Serie A, quest’anno è stato solo un po’ sfortunato ma certamente risorgerà;
  • vedere il Liotru di piazza Duomo è stato più emozionante di quando, a bordo di un transatlantico inglese, avete alzato lo sguardo e avete avvistato la Statua della Libertà. Se questo non è mai accaduto, avete la facoltà di mentire spudoratamente.

Fissati bene nella vostra mente questi semplici concetti, siete pronti per andare in gita e portarvi a casa dieci cartoline. L’entusiasmo? Portatelo pure, vi servirà, Catania non delude, soprattutto chi la vede per la prima volta. Ecco una stringatissima selezione per il vostro day trip consigliato da PoliRecords.

Piazza Duomo

@Alfio Consiglio

Rappresenta il cuore della città e in essa convergono le tre principali strade: via Etnea, via Vittorio Emanuele II e via Giuseppe Garibaldi. Al suo interno si concentrano la Chiesa di Sant’Agata (il duomo, per l’appunto), Palazzo degli Elefanti e Palazzo dei Chierici (sedi del Municipio), la statua dell’Elefante che del capoluogo etneo è il simbolo, la porta Uzeda e la fontana dell’Amenano.

Palazzo Biscari

@CityMapSicilia

Edificato sulle antiche mura di Carlo V, prezioso monumento in stile barocco, oggi ospita cerimonie, eventi e conferenze. È stato costruito dai principi Paternò-Castello e, attualmente, a occuparsi della gestione del bene è una loro erede. È stato tappa del Viaggio in Italia dello scrittore Wolfgang von Goethe e teatro del videoclip della canzone Violet Hill dei Coldplay.

Via dei Crociferi

@Alfio Consiglio

È il simbolo del barocco di Catania e, in virtù di ciò, è stata inserita di recente nella lista delle strade patrimonio dell’Unesco. Della sua magia, in tempi non sospetti, si erano accorti i registi Franco Zeffirelli, Mauro Bolognini e Roberto Faenza che lì hanno girato rispettivamente Storia di una capinera, Il Bell’Antonio e I Vicerè.

Ex monastero dei Benedettini

@Salvo Puccio

Oggi sede del dipartimento di Scienze Umanistiche dell’università di Catania, si trova a una decina di minuti a piedi da piazza Duomo. È un gioiello del Tardo-barocco siciliano e un complesso benedettino tra i più grandi d’Europa. Al suo interno c’è una domus romana, un’antica strada della stessa epoca, la Biblioteca riunita Civica e Ursino-Recupero (un gioiello!), un giardino pensile, mosaici, chiostri e il Museo di Archeologia dell’università di Catania.

Teatro greco-romano e Odeon

Un complesso monumentale come pochi altri in Sicilia, sorge sulla collina di Montevergine, l’area dove i Calcidesi provenienti dall’Eubea (regione della Grecia) fondarono la colonia di Katane tra il 729 e il 728 a.C. Passando tra i suoi ambulacri, vi sembrerà di fare un tuffo in un passato classico e mitologico. Vi potrete sorprendere a esclamare «Questa è Sparta!» ma non è il caso che vi facciate prendere la mano.

Castello Ursino

Dai reperti archeologici d’epoca greca alle pitture dell’Ottocento all’interno di una fortezza voluta da Federico II di Svevia. Il castello, situato nel cuore della Catania storica, negli ultimi anni ha ospitato mostre moderne e contemporanee. Attualmente è in corso l’esposizione pop dedicata al genio di Andy Warhol.

Piazza Stesicoro e Anfiteatro romano

La prima è uno dei principali punti di incontro dei catanesi, sempre animato da un continuo via vai di persone, il secondo è uno dei resti romani più preziosi della città. Quest’ultimo, di cui è visibile solo una piccola porzione, sorge su quella che ai tempi dei romani era la necropoli. Nonostante i numerosi studi, non si sa esattamente quando l’anfiteatro romano è stato costruito ma gli archeologi propendono per il periodo compreso tra l’impero di Adriano e quello di Antonino Pio.

Villa Bellini

@Scott Edmunds

Siepi, fontane, statue degli uomini illustri e vialetti. Il grande giardino cittadino risale al Settecento ma, negli anni, ha subito diverse trasformazioni. Tra i labirinti di vegetazioni si scorgono la statua di Giuseppe Mazzini, la vasca dei cigni, diversi gruppi scultorei, busti di famosi intellettuali e il chiostro della Musica. Un polmone verde in una città caotica.

Fera ‘o Luni

È il principale mercato della città, a due passi da piazza Stesicoro. Tra le bancarelle di vestiti, frutta, carne e pesce si trova di tutto, anche quello che non si sapeva di cercare. Un tour caratteristico in cui gli odori, i colori, i rumori e i sapori  diventano presto fame, dialetto siciliano e compere.

Antica Pescheria

@CityMapSicilia

Si tratta dell’antico mercato del pesce della città, tutt’oggi aperto dal lunedì al sabato fino alle ore 13 circa. Immancabile tappa turistica per i suoi colori e il folklore di tutti coloro che ci lavorano. I banchi del pesce si trovano nello stesso posto dall’Ottocento: di fronte agli Archi della Marina, un tempo attraversati dall’acqua di un piccolo porticciolo.

PoliRecords

PoliRecords, per gli amici Poli, nasce tra un disco degli Smiths e un canto dell'Odissea, mentre l'Etna sbuffa lava sull'uno e sull'altro. Da sempre in transito tra la mitologia, la fotografia e la musica (quella giusta!), appena può punta il suo unico grande occhio verso i molteplici posti del mondo, con l'obiettivo di metterne qualcuno in tasca e portarselo a casa. Cresciuto tra i Faraglioni di Aci Trezza e i rifugi vulcanici, si considera un nomade alla ricerca di Nessuno. Determinato a mettere piede in ogni continente pur di trovarlo, ti racconterà la Sicilia, guidandoti a viverla nel modo migliore.

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