Ogni anno, ormai da 54 edizioni, il teatro greco di Siracusa torna ad essere il cuore del dramma antico nell’Occidente. Nella preziosa struttura, costruita attorno al 400 a. C., la fondazione Inda organizza un festival unico al mondo. Nell’arco di due mesi – da maggio ai primi giorni di luglio – nel teatro entrano in scena (di nuovo, dopo secoli) i personaggi delle tragedie e delle commedie della Grecia classica, quella terra mitica che rese la Sicilia e il Meridione una sua meravigliosa estensione: la Magna Grecia.
C’è chi non ha mai assistito a una tragedia o a una commedia e chi, invece, le conosce tutte e di alcune è stato anche protagonista. L’essere, gigantesco e con un solo occhio, è il ciclope Polifemo. Che si ricorda ancora dei tempi in cui, costruite perbene le mura di Micene, Tirinto e Pilo insieme ai fratelli, veniva premiato dai re con i biglietti le tragedie di Eschilo, Sofocle o Euripide.
Ragion per cui, felice che la tradizione non si sia fermata, invita anche voi ad assistere a qualcuna delle opere quest’anno in scena. Senza che costruiate prima mura di fortificazione, ovviamente, ché sono passate di moda.

Programma della Stagione 2018
54 ° Festival del Teatro Greco di Siracusa
Informazioni preliminari
Le rappresentazione classiche si terranno dal 10 maggio all’8 luglio, rigorosamente al tramonto, con gli spettatori seduti sui gradoni in pietra della cavea.
I biglietti si possono acquistare sul sito della fondazione Inda (clicca qui), presso i rivenditori del circuito VivaTicket (clicca qui) oppure al botteghino del Teatro Greco di Siracusa. Il consiglio è quello di comprarli con un certo anticipo perché ogni anno, alla maggior parte delle date in calendario, si registra il sold out.
Per chi volesse assistere alle rappresentazioni senza spendere troppo, il suggerimento è quelli di cliccare sul programma (ecco il link) e individuare le cosiddette giornate a posto unico (indicate in rosso): in quelle occasioni il biglietto avrà un costo di soli 26 euro a persona (29 inclusi gli eventuali diritti di prevendita).
Drammi in scena a Siracusa
Edipo a Colono
La tragedia, composta negli ultimi anni di vita del tragediografo greco Sofocle, è ambientata in un’Atene in guerra con Sparta, la città rivale. L’opera segue gli eventi di un’altra, l’Edipo Re. Nell’episodio quest’anno in scena sulla vita di Edipo, il non più re di Tebe, vecchio e cieco, raggiunge dopo un lungo vagabondare insieme alla figlia Antigone il sobborgo ateniese di Colono. Lì, come gli era stata previsto, si compirà il suo funesto destino. Non senza drammi, prodigi divini e morti.
Eracle
La tragedia del più giovane dei tre grandi tragediografi greci, Euripide, racconta cosa è accaduto a Eracle dopo l’ultima delle 12 fatiche che gli sono stati inflitte da Era. L’eroe, figlio illegittimo di Zeus e Alcmena, dopo avere ucciso Cerbero – il cane a tre teste – nel regno degli Inferi, torna nella sua reggia a Tebe nel momento in cui la moglie, i figli e l’anziano padre mortale (Anfitrione) stanno per essere uccisi dall’usurpatore Lico. Dopo avere reso giustizia ai familiari, Eracle, in virtù di un antico tranello, perde il senno e si macchia del più grave dei crimini.
I Cavalieri
L’unica commedia in programma è andata in scena per la prima volta con certezza ad Atene nel 424 a.C. L’opera racconta i litigi di due vecchi servi del padrone Popolo che ne detestano un terzo, Paflagone, per via del suo comportamento troppo adulatorio. Dopo una serie di battibecchi, oracoli e discorsi di bassa lega, interviene una fanciulla, Tregua, a portare ordine nella situazione. A dare il nome alla commedia è il coro, composto da cavalieri, una delle classi sociali più importanti durante l’epoca in cui scrive l’autore, Aristofane.
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