La sensazione che si ha passando per le vie di Acitrezza è che non ci troviamo in una metropoli e nemmeno in una città, nel senso più mastodontico del termine. Eppure, d’estate, fiumi di terrestri migrano all’ombra dei Faraglioni e dell’Isola Lachea. E sembrano non volersene più tornare a casa anche se quella è in una metropoli o in una vera e propria città. L’entusiasmo di chi osserva Acitrezza, in particolare di chi ha il privilegio di farlo per la prima volta, sembra scandire il battito del borgo stesso.
Chi è riuscito a sintonizzarsi al momento giusto parla di un rumore specifico, fatto di risate, spruzzi d’acqua salata, canoe calate al mare e ticchettio di piatti ai tavoli di ristorantini di pesce. Che sia un borgo magico in cui i suoni di oggi si confondono con le atmosfere di ieri? Sembra proprio di sì. E se quelli attuali sono facilmente riscontrabili, per quelle di ieri bisogna andare sulle tracce lasciate da Giovanni Verga ne I Malavoglia.
PoliRecords, che ama la mitologia, adora la letteratura ottocentesca e racconta sempre di avere nell’armadio un completino da garibaldino vi porterà, passo dopo passo, lungo le briciole di letteratura disseminate da Verga nel suo grande romanzo dell’Ottocento. Zaino in spalla e breve on the road da Acitrezza a Catania. Niente scuse: a ogni titolo (o quasi) corrisponde un link con mappa per cui non potete dedicarvi al tour delle granite. Per quello vi faremo a breve tanta compagnia.
Casa del Nespolo

Entrare nelle pagine di un libro è possibile varcando la soglia di questa piccola abitazione del XIX secolo formata da due stanze. Per arrivare all’interno bisogna attraversare un orto e un cortile, e passare sotto un tipico arco in pietra lavica. Nella seconda camera ci sono i principali strumenti che caratterizzavano la vita dei pescatori trezzoti dell’Ottocento, mentre la prima raccoglie fotografie e materiale de La Terra trema, il film di Luchino Visconti girato nel borgo marinaro.
Porticciolo

Si trova nel cuore della Riviera dei Ciclopi e sembra essere costantemente impegnato a sfumare l’azzurro del mare con i colori delle barche di legno della tradizione, alcune delle quali vi accompagneranno fino all’Isola Lachea. Ancora animato da un’intensa attività di pesca, è un’insenatura naturale che si adagia di fronte ai Faraglioni con un panorama ancora identico a quello verso cui andava la Provvidenza della famiglia Malavoglia.
La Provvidenza

Si tratta di una fedele riproduzione della storica barca che andava «a comprare lupini a credenza per venderli a Riposto». L’imbarcazione, finemente decorata con i motivi della tradizione siciliana, si trova nella piazza principale del borgo marinaro e – si dice – ama farsi fotografare dai turisti. Nel mese di giugno diventa protagonista indiscussa della manifestazione folkloristica – legata alla festa di San Giovanni – ‘U pisci a mari.
Il seltz sale e limone di Maruzza

È una bevanda che rinfresca e tonifica, soprattutto durante le torride temperature estive, praticamente il gatorade made in Sicily! È possibile gustarla in tuttu i chioschi della provincia ma è ad Aci Trezza che ha un sapore letterario. Nel chiosco di fronte al porticciolo Maruzza La Longa, nel romanzo di Verga, lo beveva per toglierle l’amaro dalla bocca nel vedere il figlio ‘Ntoni che saliva sul treno per partire militare.
La fontana della Provvidenza

Per arrivarci bisogna spostarsi a Catania, in corso Italia, una delle arterie principali del capoluogo etneo. Il monumento è stato realizzato dallo scultore Carmelo Mendola nel 1975 e riproduce il naufragio dell’imbarcazione della famiglia Malavoglia, lo sciagurato evento in cui perse la vita Bastianazzo, il figlio di padron ‘Ntoni. Non deve più domare le acque tempestose del Mediterraneo ma comunque ha un suo posto nel mondo.
Casa Museo di Verga

Era la dimora catanese in cui l’autore verista amava rifugiarsi lontano dalla mondanità e dagli affari dell’epoca. La Regione Siciliana l’ha comprata nel 1980 e l’ha trasformata in un museo aperto solo pochi anni fa, nonostante il bene sia stato dichiarato monumento nazionale nel 1940. Tra le sue stanze, al secondo piano di un pregiato stabile, ci sono 2800 libri dello scrittore, fotografie dell’epoca, autoritratti e le riproduzioni originali delle sue opere.
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